Si celebra il giorno di Santa Veronica, patrona dei fotografi, e noi di Arcadina vogliamo condividere con voi questo giorno speciale
Domani, 12 luglio, si celebra il giorno di Santa Veronica, patrona dei fotografi, e anche noi di Arcadina siamo in festa. Essendo appassionati del mondo delle immagini, non volevamo lasciar passare questo giorno speciale senza rendere omaggio a tutti i fotografi che, con il loro talento e la loro sensibilità, catturano momenti unici e ci ispirano ogni giorno.
Per commemorare questo giorno, abbiamo preparato un articolo molto speciale in cui vi raccontiamo l’origine di questa festa, chi era Santa Veronica e perché è considerata la patrona della fotografia. Inoltre, vi accompagniamo in un viaggio a ritroso nel tempo per scoprire come è stata creata la prima fotografia della storia e come si è evoluta quest’arte da allora. Perché al di là della tecnica, la fotografia è emozione, è memoria, è un modo di vedere e capire il mondo. E in un giorno come quello che ricorderemo domani, vogliamo festeggiarlo con voi e con tutta la comunità di fotografi che fa parte di Arcadina.

Domani si celebra il giorno di Santa Veronica, patrona dei fotografi, e in Arcadina ci uniamo a questa giornata speciale.
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Conoscete la storia di Santa Veronica, patrona dei fotografi?
La tradizione vuole che Santa Veronica, considerata la patrona dei fotografi, sia la donna che, in un atto di compassione e coraggio, offrì a Gesù un panno per asciugargli il sudore e il sangue dal viso mentre portava la croce sul Calvario. Secondo la leggenda religiosa, quando il panno fu tolto, si verificò un miracolo: il volto di Cristo rimase chiaramente e visibilmente impresso sul panno. Ciò fu considerato un’immagine sacra e rese il telo, noto come “vera icona” o “vera immagine”, una delle reliquie più venerate della cristianità.
Questo atto, carico di umanità e di fede, e il miracolo dell’impronta del volto di Gesù sul panno, sono i motivi per cui Veronica è stata riconosciuta come patrona dei fotografi. In fondo, fu lei che riuscì miracolosamente a catturare la prima “immagine” di Gesù, diventando così simbolicamente l’autrice della prima fotografia religiosa.
Come curiosità, si ritiene che il vero nome di questa donna fosse Berenice, un nome di origine greca che significa “colei che porta la vittoria”. Col tempo divenne nota come Santa Veronica, nome che deriva da un’interpretazione del latino “vera icona”, che significa “vera immagine”. Questo termine fu poi attribuito sia alla santa che alla tela miracolosa stessa. Sebbene questa storia non sia riportata nei vangeli canonici, è stata riconosciuta dalla tradizione cristiana e fa parte della devozione popolare. Infatti, Santa Veronica occupa un posto di rilievo nella Via Crucis, essendo protagonista della sesta stazione, dove si ricorda questo gesto umile e commovente che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cristianesimo… e dell’immagine.
Scopri i miracoli di Santa Veronica, patrona dei fotografi
Dopo la morte e la resurrezione di Gesù, Santa Veronica intraprese un lungo viaggio. Secondo la tradizione, si recò a Roma e poi in Francia, portando con sé la preziosa tela. La leggenda narra che nell’VIII secolo d.C. l’imperatore Tiberio fosse affetto da una grave malattia che nessun medico era in grado di curare. Fu allora che la reliquia di Santa Veronica entrò nuovamente in scena: al contatto con il panno, l’imperatore guarì miracolosamente. Questo evento rafforzò ulteriormente la fama sacra del telo. Tuttavia, dopo questo episodio, la reliquia andò perduta per diversi secoli.
Solo nel XVII secolo è riapparsa pubblicamente, questa volta nella chiesa di Santa Fe a Manoppello, una piccola città italiana a circa 200 chilometri da Roma. Da allora, il telo è rimasto lì ed è conosciuto come il “Volto Santo”. Oggi è custodito dai frati cappuccini ed è oggetto di venerazione da parte di migliaia di fedeli e curiosi che lo visitano ogni anno. Si stima infatti che più di un milione di persone vengano ogni anno a contemplare questa misteriosa immagine.
Per secoli, il drappo è stato associato anche alla Basilica di San Pietro in Vaticano, dove fu trasferito in una delle sue cappelle in tempi antichi. Nel corso del tempo, il telo è scomparso, probabilmente rubato o spostato di nascosto, fino alla sua ricomparsa a Manoppello. Questa enigmatica reliquia è stata considerata da molti una delle più antiche e sacre rappresentazioni del volto di Cristo. Infatti, viene spesso citata accanto ad altre immagini cristologiche di grande rilevanza, come la Sindone di Torino, il Santo Sudario di Oviedo o il leggendario Mandylion di Edessa.
Ad Arcadina ci uniamo alla celebrazione di Santa Veronica, patrona dei fotografi, e lo facciamo con voi
Da Arcadina abbiamo voluto rendere omaggio, insieme a tutti voi, a questa giornata speciale in onore di Santa Veronica, patrona dei fotografi. Per celebrarla, abbiamo voluto ricordare e condividere parte dell’affascinante storia che lega questa santa a quella che può essere considerata la prima “fotografia” della storia. Perché al di là della tecnica, la fotografia è emozione, memoria ed eredità. E oggi vogliamo riconoscere il vostro lavoro, la vostra visione unica e la vostra passione nel catturare momenti irripetibili.
Congratulazioni a tutti i fotografi per il loro giorno. Grazie per aver raccontato storie attraverso la luce. Con affetto, il team di Arcadina.
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